
La vispa Marisa
avea tral' bel petto
a volo sorpreso
gentil bel falletto
e tutta giuliva
stringendolo vivo
gridava a lui teso:
"L'ho preso!, L'ho preso!"
A lei supplicando
l'afflitto gridò:
"Godendo, scopando,
che male ti fò?"
Tu sì mi fai male
strigendo le pale.
Deh, lasciami: anch'io
son parte di Dio."
Confusa, pentita,
Marisa arrossì:
dischiuse le dita
e quello venì. (licenza poetica)
3 commenti:
Cara Daniela,
Davvero mi ha fatto ridere tanto il tuo poema ma è geniale, ti lo giuro.
Baci.
questa la imparerò a memoria.... ti credevo tutta seriosa e abbottonatissima..... invece.. sei bella fresca e giuliva.
Brava
grazie Yamilka e grazie Manfred. Questa poesia è stato un gioco, ho voluto fare una "cover" della mitica "vispa teresa" di... trilussa, che si è appropriato della poesia, che in realtà è di un anonimo!
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