lunedì 12 maggio 2008

Non necessariamente…


Una luce naturale, mattutina la illumina tenuemente, lasciando trasparire guizzi di pagliuzze dorate. Di colore marrone scuro, dalla forma ondulata e cilindrica, leggermente attorcigliata, piuttosto immobile. Il suo odore penetrante e pungente mi comunica la sua freschezza, l’attimo della sua avventata e furtiva apparizione, il suo calpestamento causa un irritato suono cadenzato...c a z z o! Il contatto molle e tiepido, leggermente umido con la parte inferiore del mio corpo risveglia il mio olfatto intorpidito. La sua vista mi rimanda a una suggestione di gusto, tutt’altro che gradevole, piuttosto acido e stomachevole, provocando contrazioni addominali involontarie, che mi costringono a una repentina ritirata in bagno. Mentre distinguo chiaramente i resti della mia recente colazione, galleggianti sul fondo della tazza, dai colori e densità variabili, la mente mi rinvia a un’immagine, che si materializza affianco a me, all’altezza del mio naso…due lunghe orecchie, la lingua a penzoloni, una coda riverente e uno sguardo per nulla malevolo, che mi risveglia un profondo senso di colpa. Se solo la memoria si focalizzasse alla sera precedente, capterebbe il ricordo della mia dimenticanza, ottenebrata da effluvi alcolici e da una stanchezza artificiale, causata da un volontario e tardivo ritorno a casa. Non posso biasimare il mio irriguardoso ma fedele compagno, se davanti al mio bieco e cieco egoismo, abbia deciso di violare una regola ferrea per salvaguardare la propria salute, ascoltando e assecondando le sue esigenze corporali. Raccolgo i resti di me stesso e quelli di Sansone lasciati ritmicamente lungo il corridoio, ormai divenuti di forma pianeggiante, quando dietro l’angolo…di colore marrone scuro, dalla forma ondulata e cilindrica...allora quell’altra?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caspita! riesci a costruire un racconto efficace anche sfruttando una materia per niente attraente. Complimenti!