mercoledì 14 novembre 2007

IL DIALOGIOCO ASSURDO


-Tu mi fai girar come fossi…una trottola…hei! Ma non troppo però!-
-Me lo hai chiesto tu!-
-Si, ma non così forte, mi viene da vomitare…-
-Ma più piano non c'è gusto…vedi…se rallento vai alla tua velocità!-
-Si, come se fossi libero!-
-Allora che senso avrebbe? Perché perdere tempo a catturarti…-
-Non avrei dovuto concedertelo, perché comincia a farmi male un arto!-
-Ah, ah…e come avresti fatto? Sono più grande e più grosso di te!-
-Lo so, avrei confidato sulla tua pena…-
-In che senso?-
-Si, compassione..di me, dispiacerti per me, così piccolo e indifeso…-
-Tu non mi fai pena, mi fai schifo!-
-Addirittura, ma che ti ho fatto di male?-
-Niente, io voglio solo giocare e tu adesso sei il mio gioco. E poi eri d’accordo all'inizio, no?!-
-Non sapevo cosa fosse il gioco per te. Ahi, mi fai male...dai mollami!-
-No, più forte, gira più forte…sempre più in alto!…Zoom…zoom…figooo!…ZAC!-
-Che cosa è successo?!-

Il bambino riavvolge il filo e all'estremità, dove aveva legato il coleottero… trova solo la sua zampetta!

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