lunedì 17 dicembre 2007

LA VISPA MARISA

Antica poesia esaltante le gesta di creatura sessualmente precoce che, una volta appagata, e prima ancora di ricomporsi, "gridava a lui teso: ‘L’ho preso! L’ho preso’!" (senza tuttavia precisare dove).

La vispa Marisa

avea tral' bel petto

a volo sorpreso

gentil bel falletto

e tutta giuliva

stringendolo vivo

gridava a lui teso:

"L'ho preso!, L'ho preso!"

A lei supplicando

l'afflitto gridò:

"Godendo, scopando,

che male ti fò?"

Tu sì mi fai male

strigendo le pale.

Deh, lasciami: anch'io

son parte di Dio."

Confusa, pentita,

Marisa arrossì:

dischiuse le dita

e quello venì. (licenza poetica)

3 commenti:

Yamilka Noa ha detto...

Cara Daniela,

Davvero mi ha fatto ridere tanto il tuo poema ma è geniale, ti lo giuro.

Baci.

Unknown ha detto...

questa la imparerò a memoria.... ti credevo tutta seriosa e abbottonatissima..... invece.. sei bella fresca e giuliva.

Brava

damielarindi ha detto...

grazie Yamilka e grazie Manfred. Questa poesia è stato un gioco, ho voluto fare una "cover" della mitica "vispa teresa" di... trilussa, che si è appropriato della poesia, che in realtà è di un anonimo!